Perché “Squisitamente”? Chiederete.
Squisitamente fa rima con maschile, fa rima con ognuno di Noi.
Un salotto privato, di raffinati legni e comodi pellami, in cui fumo di sigaro e buon distillato segnano un ritorno a sentieri interiori, a emozioni di confortevole appartenenza. Lo spirito di “Squisitamente” si fonda sul bisogno di fornire a giovanissimi e non, la possibilità di condividere, apprendere, apprezzare il mestiere di Uomo. Riappropriarsi di antichi rituali, conoscere l’arte del bienvivre, saper far nostri i gesti, istinti, bisogni propri dei nostri padri e dei loro stessi padri.
Se su Google digito “uomo” la terza voce che compare è “uomo incinto”. Proseguire non aiuta, troviamo: estetica, fitness, wellness, depilazione, carenze ormonali, eccetera… Tutto questo non ci piace, non ci basta.
L’uomo (dal latino homo) è un umano maschio adulto. Ancora non ci basta saperlo, per noi il concetto di Uomo è tabacco, è cuoio, è l’eterno giuoco delle carte… l’uomo costruito dai suoi stessi dettagli, vizi, debolezze.
Il terreno su cui ci affacciamo è vasto, sterminato, ma vedremo di procedere con ordine, selezionando, metodicamente, per voi, gli argomenti più interessanti,curiosi e permettendovi di entrare nel raffinato spirito del Club.
I nostri modelli sono infiniti, attuali e lontanissimi: briganti, buontemponi, vignaiuoli, teste coronate e umili mezzadri. L’umanità che ci affascina è trasversale, presente in epoche storiche e culture diverse, ma accomunata dall’irresistibile gusto dell’immanente, della tavola e del letto.
Non si può negare la portata ironica ed autoironica del progetto, le facili accuse di chiusura e lobbismo troveranno presto smentita nella missione culturale e divulgativa della rivista, nei suoi intenti pedagogici e di tutela del patrimonio tradizional-popolare.
Non siamo una setta, Squisitamente è aperto a qualunque lettore e collaboratore, prescindendo da appartenenze politiche, credo religiosi e status socio-economico.
Va comunque ribadito che il progetto nasce in appassionata terra di Romagna, da un gruppo di giovani, consapevoli che le differenze ci sono, vanno tutelate, vanno superate, vanno godute.
martedì 26 gennaio 2010
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